Grazie per le nozioni di ecografia cardiaca

“Grazie per le nozioni di ecografia cardiaca”

Email di: Claudia, ricevuta in data 1 agosto 2016

Buongiorno Blog del Sonographer!

Volevo soltanto ringraziarvi per aver creato questo blog gratuito che ho consultato in silenzio in queste settimane precedenti, trovando interessante le sezioni e gli argomenti trattati semplicemente.

Non è un trattato scientifico completo, ma gli spunti ci sono tutti e ben fatti… grazie ancora continuo a seguirvi con interesse.

Claudia S.

 

NOTA DELLA REDAZIONE: G.le Claudia, ci scusiamo per il ritardo di pubblicazione. Abbiamo apprezzato il Suo ringraziamento, gentilissima.

 

“Master ecocardiografia vascolare pisa INUTILE”

“Master ecocardiografia vascolare pisa INUTILE”

Email di: Laurina, ricevuta in data 30 luglio 2014

Chi di voi ha mai frequentato il famigerato Master in Tecniche Diagnostiche di Ecografia Cardiovascolare in Pisa?

Io c’ero. Ero lì. Speranzosa come le altre ragazze e ragazzi come me.

Si parte con un test orale di ammissione, e assegnazione di 1 borsa di studio al 1° classificato: e già qui si parte male, roba come oltre 2000 euro regalate ad uno solo tra 15 candidati (non si sa nemmeno se per merito o per “conoscenze”) quando tale cifra poteva essere spesa per pagare al personale ospedaliero diverse giornate lavorative per seguire gli studenti del corso. Questa si chiama “mala-gestione” in tutti i sensi.
Ma le sorprese continuano… e purtroppo sono tutte sgradite… 😦

Si comincia con una noiosissima trafila di appuntamenti bisettimanali con lezioni soporifere da gennaio fino a giugno inoltrato: l’assenza di stimoli da parte dei tutors rasenta lo zero assoluto.

Non vengono programmate verifiche ed esami orali per stimolare gli studenti, non c’è un programma preciso e ben organizzato, chi diffonde slide, chi ripete gli argomenti, chi dedica ore nella spiegazione dell’inutile.
Subito tra gli studenti serpeggia il malumore di tale organizzazione… c’è addirittura chi prende l’aereo il giorno prima per venire a seguire lezioni che poteva svolgere comodamente da casa.

Peccato che ci sia l’obbligo di frequenza!

Si comincia finalmente da maggio/giugno per cercare di fare un po’ di pratica… la pratica!!! La parte più importante del corso… ero così contenta, pensavo davvero “Adesso si che inizia la parte bella!”…

[…]

La segreteria in stile PonzioPilato se ne lava da subito le mani, lasciando agli studenti il compito di “organizzarsi da soli i turni e tutte le faccende pratiche per poter cercare di recuperare un tirocinio vicino casa”. Noi studenti non demordiamo e ci organizziamo… inizia la frequentazione degli ambulatori. IL DISASTRO.

Gli ambulatori di Pisa e del CNR sono talmente saturi di personale, studenti specializzandi in cardiologia, altri studenti e ancora studenti… personale ospedaliero a volte paziente e a volte indisponente… diventa impossibile poter fare pratica e imparare qualcosa.

Fare il master di ecografia cardiovascolare a Pisa significa infatti 3 cose:
1) sistemare la carta sul lettino paziente
2) pulire le sonde dal gel
3) stare in piedi e aspettare “la grazia che non arriva mai”

La mia esperienza nel master di ecografia cardiaca pisana (scritto minuscolo) è stata disastrosa… così per gli altri miei compagni e compagne d’avventura. Alla fine ho ottenuto il titolo, ma è un pezzo di carta che non serve a niente se non sei riuscita a fare pratica.

E’ così va avanti la macchina universitaria pisana: si nutre di giovani sogni e tasse universitarie, chi organizza il master s’ingrassa a più non posso e tra un sorriso e una stretta di mano vi illudono… creando forse inconsapevolmente (o forse no?) un sistema diabolico che “auto-limita” di fatto gli studenti bloccandoli. Una bella “selezione naturale”.
E non sperate di recuperare altrove quel che a pisa non vi insegnano: vi sentirete dire “Ma come? non hai fatto il master a PISA? Non hai imparato a usare l’ecografo e le proiezioni ecocardiografiche?”

NO. Ci hanno solo fatto voluto credere quello che volevano LORO.

Laurina

“Corsi SIEC ingannevoli… tutors inesistenti, l’amaro bluff che rasenta la truffa”

“Corsi SIEC ingannevoli… tutors inesistenti, l’amaro bluff che rasenta la truffa”

Email di: Marioblue, ricevuta in data 01 maggio 2014

Buongiorno a tutto lo staff di “Il Sonographer”,
innanzitutto grazie per lo splendido blog su wordpress, che trovo decisamente interessante per tutti noi aspiranti sonographers!

Oggi è il 1 maggio 2014, la festa dei lavoratori (o dei presunti tali), e in tutta la mia amarezza di disoccupato ho deciso di scrivere questa lettera.

Ho frequentato tempo fa un corso organizzato dalla SIEC (Società Italiana di Ecografia Cardiovascolare) molto speranzoso e con l’ambizione di poter imparare ad utilizzare l’ecografo… decido di frequentarlo e pagare la tassa di oltre 250 + IVA euro (alle quali aggiungere le spese di viaggio/pernotto/cibo).

Quel che mi si prospetta sono 4 “mezze giornate” al quale seguirà “un periodo di formazione sul campo da svolgersi presso laboratori accreditati”.

Ed è qui che parte l’inganno!

Infatti, a corso teorico finito (con tanto di esame pseudo-assistito), la Segreteria della SIEC fa pervenire ai partecipanti del corso un foglio EXCEL che contiene l’elenco dei possibili Tutors nelle varie regioni.

1° CONSIDERAZIONE: perchè non spedire prima del corso l’elenco dei tutors? Infatti non è detto che la tua regione ne abbia di disponibili, e si rischia di tornare a casa scoprendo l’amara sorpresa
2° CONSIDERAZIONE: cominciando a contattare i Tutors mi accorgo presto che molti di questi non sono disponibili, oppure bloccati da BUROCRAZIE ALLUCINANTI dove l’azienda sanitaria rende impossibile l’inserimento di tirocinante esterno volontario (e ovviamente gratuito, non sia mai!).
3° CONSIDERAZIONE: ma i Tutors delle realtà pubbliche contenute nel file excel della segreteria della società italiana di ecografia cardiovascolare… sanno di essere presenti (e quindi disponibili) come volontari per gli studenti che frequentano il corso SIEC… oppure è tutto disorganizzato?

Mi trovo a distanza di molti e molti mesi SENZA AVER POTUTO CHIUDERE la parte pratica del corso SIEC: la Società di Ecografia i soldi li ha intascati, promettendo “fuffa” in sostanza.

E’ brutto dirlo, ma corsi come questo sono fatti a regola d’arte per chi, disoccupato, spera di specializzarsi e ottenere un riconoscimenti… e invece… ti ritrovi con un pugno di mosche in mano.

Chiedo l’anonimato nella pubblicazione di questa lettera, perchè qui in Italia c’è da aver paura di certe lobby (in questo caso quella medica) di vecchi baroni ammaliati con la politica; mi illudo che sia un paese libero, ma fino ad un certo punto. Meglio prendere qualche precauzione.

Grazie per aver ascoltato il mio sfogo, spero che la pubblicherete

Marioblue (Toscana)

NOTA DELLA REDAZIONE: Non ci assumiamo la responsabilità dei contenuti delle email da noi ricevute. Lasciamo il diritto di replica e chiunque voglia aiutare il nostro lettore “Marioblue”, è pregato di contattare la redazione di “Il Sonographer”, grazie!